Questa e' la seconda escursione dopo il confinamento fisico(lockdown sociale) dovuto al Covid 19, le pevisione del tempo indicano pericolo di pioggia verso le 16.00 prima cielo parzialmente coperto e poi nuvoloso.
Partiamo( Guido ed io ) alle 6.30 da casa e prima delle 8.30 siamo gia' a Carona punto di partenza, m. 1105.
Il sentiero ben segnalato sale a zig zag nel bosco con pendenza costante e non eccessiva salvo l'ultimo tratto prima di arrivare al primo lago ( Lago Marcio ), dopo la diga la pendenza si attenua e arriviamo senza fatica al rifugio Laghi Gemelli m 1961, chiuso come previsto, ci fermiamo per una sosta alla chiesetta poco distante. Il tempo impiegato fino a qui e' di 2h e 50 m, cioe' 10 m meno della tabella indicata, ne siamo fieri.
Poi, non volendo perdere il gusto di costeggiare il lago che dal rifugio appare piccolo, ci inoltriamo lungo il sentiero che aggira il lago ma dopo 10 minuti sentiamo delle goccioline e vediamo delle piccole palline bianche che rimbalzano sul terreno, pioggia gelata ? neve ? Ci ripariamo sotto il tetto dell'ingresso di un bellissimo chalet e approfittiamo della sosta per lo spuntino del pranzo. Il fenomeno atmosferico bagnato dura poco ma il freddo persiste. Il lago da qui appare in tutta la sua dimensione, risulta il piu' grande tra tutti quelli della zona e rinunciamo ad aggirarlo.
Per il ritorno optiamo per un piccolo anello che passa per il lago Colombo e il lago Becco prima di ricongiungersi con il sentiero dell'andata nei pressi del lago Marcio.
Il primo lago
Lago Marcio
Il Rifugio Laghi Gemelli
la chiesetta vicino al rifugio
Il lago Gemelli
il punto di sosta per il pranzo
la siesta dopo il pranzo, al freddo.
i crocus spuntano appena la neve si ritira
di nuovo il rifugio Laghi Gemelli , appare nella sua grandiosita'.
salendo alla diga del lago Colombo
il lago Colombo
una marmotta ci ha avvistato e lancia il suo grido di allarme
il Brembo a Carona
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